Grande vittoria per l’identità madonita in Piemonte con il progetto “Conoscere per Ri-produrre”

“CONOSCERE PER RI-PRODURRE” AL FESTIVAL NAZIONALE DELLA PROGETTUALITA’ GIOVANILE

Strabiliante successo ottenuto in Piemonte dai 70 giovani della delegazione madonita con il progetto “Conoscere per Ri-produrre”, nell’ambito dell’ evento conclusivo che ha avuto luogo dal 21 al 25 novembre 2011.


La trasferta piemontese ha visto coinvolti una settantina di giovani aderenti al progetto, i rispettivi tutor e una rappresentanza del Comitato tecnico e dell’ Assemblea dei Giovani Amministratori Madoniti, impegnati in prima linea nella promozione e nella realizzazione del progetto.

Un primo incontro si è svolto a Basaluzzo nell’ alessandrino, e grande è stato l’ entusiasmo suscitato dal confronto e dallo scambio che ne è scaturito tra tre progetti aventi ad oggetto simili obiettivi, quello madonita, quello piemontese e quello lucano. Conoscere per Ri-produrre è un “super progetto”, ha visto, infatti, la partecipazione di ben sedici comuni del territorio madonita, (Alimena, Bompietro in qualità di Comune Capofila, Castellana Sicula, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, Resuttano, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni e Scillato), è stato indirizzato a 100 giovani dai 18 ai 26 anni e a 16 tutor, nonché a 23 associazioni culturali.

Il progetto madonita ha retto perfettamente i suoi ambiziosi presupposti distinguendosi, in quest’occasione, per passione e impegno, sentimenti che sono emersi innanzitutto dalle numerose testimonianze rese dai partecipanti, che permeano e sono il filo conduttore dei cortometraggi presentati e che, infine, sono custoditi nei rari e preziosi manufatti realizzati ed esposti.

I giovani madoniti hanno poi preso parte al Festival della Progettualità giovanile che si è tenuto a Torino il 23 e 24 novembre 2011. La vetrina , allestita per l’occasione, offriva numerosi prodotti che hanno catturato con il loro sapore antico e con la loro straordinaria ricercatezza sguardi, di volta in volta, stupiti e nostalgici.
Dai pregevoli pizzi, ai sapienti intrecci, dalle raffinate ceramiche al fascino segreto e tutto siciliano dello scacciapensieri, dalle deliziose forme di animali realizzate con il caciocavallo alla curativa e polifunzionale “manna” … era assolutamente impensabile non lasciarsi conquistare, così come, era impossibile non lasciarsi coinvolgere dai 16 documentari proiettati, uno spettro variegato e commovente, dell’identità madonita, nei suoi antichi mestieri, nella sua memoria immateriale e nei suoi anziani e saggi profeti.

All’interno del Convegno il direttore della Rete Iter, Marco Mietto, con le sue parole, ha reso giustizia ad un progetto più che valido, ad un lavoro portato avanti virtuosamente, ad un programma che ha previsto una larghissima partecipazione e un’incredibile condivisone , ad un ‘idea che si è concretizzata mirabilmente e che soprattutto andrà avanti, prevedendo l’iscrizione della cultura madonita nel Registro dell’Eredità Immateriale dell’Unesco e l’esistenza di voucher occupazionali, dalla figura della Guida della memoria che si inserisce nell’ambito del distretto turistico madonita, alla promozione di idee imprenditoriali che si fondino sull’esperienza maturata nell’ambito del progetto.

Insomma una gran bella vittoria per l’ identità madonita, per chi l’ ha gelosamente custodita sin ora e per chi la farà rivivere nella sua grande dignità, umiltà e ricchezza. (Maria Santa Tedesco)